Una distesa infinita d'olio, o di petrolio.
Una gran massa di bachelite trasparente e liquida.
Anonima acqua, senza il sussurro di un frizzo ad accompagnare il movimento, senza lo scoppiettare delle linee candide che disegnano zone di diversa vitalità.
Senza spuma, le onde sarebbero solo un rigonfiamento di materia.
Ma la schiuma del mare esiste. Ed è molto bella!
Come si apprende da wikipedia ( http://it.wikipedia.org/wiki/ Afrodite ), Venere era nata dall'uccisione di Urano da parte di Cronos.
Un tentativo allegorico di fermare l'attimo fuggente?
Di domare l'assoluto?
Di appropriarsi della felicità?
Forse sto divagando senza costrutto... Mica sono Umberto Eco!
Ma Venere è la dea della bellezza e delle arti, questo è sicuro.
Personalmente, la schiuma del mare mi ha sempre fatto pensare alla gioia.
E cos'è la vita, senza gioia?
Niente. Se non si prova nessuna gioia, mai, nella vita, alla lunga si arriva a una decisione drastica e ci si butta sotto un treno della metro - ad esempio.
I diversi modi che escogitiamo per provare gioia ci contraddistinguono come individui.
C'è stato Jack the Ripper. Ma è il rappresentante di una categoria abbastanza minoritaria, per fortuna.
Ci sono le gioie dell'amore, della famiglia, dell'amicizia. Si può gioire del cielo azzurro, di un pettirosso su un ramo...
E se Venere è nata dalla spuma del mare, e se Venere è la patronessa delle arti, come si potrà credere che l'arte non sia gioia?
Beethoven, pare, era un tipo piuttosto arcigno, però a questo proposito ha saputo dire qualcosa di bello (un omaggio ad Abbado en passant, che ha dato certamente tanta gioia a tanta gente).
Il testo è di Schiller.
Schiller-Beethoven: un po' come Battisti-Mogol!
Buona settimana - e tanta gioia!
Silvana
P.S.: E ancora, una canzone d'amore della grande Mina
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