Tutti giochi di luce che si risolvono in un attimo.
Io sono attratta da effetti facili, è vero, ma d'altronde anche questo è photo-graphéin.
Stamattina sono uscita per commissioni, e per la seconda volta sono passata lungo una certa recinzione in materiale plastico semi-trasparente di un bel verde pisello.
L'altra sera, al tramonto, ero dalla parte opposta, con la macchina fotografica scarica.
Col plasticone vitaminico sempre tra me e il sole, oggi l'effetto era lo stesso. E l'effetto era questo
Mi colpisce come a volte diventino parte di noi i ricordi e le sensazioni degli altri.
Ad esempio, tanti anni fa la professoressa di lettere delle medie raccontava di suo suocero, montanaro valtellinese, che da bambino, a Natale, si stupiva che i Re Magi potessero arrivare alla capanna del presepe di casa sua. Le statuine stavano in piedi grazie a certi spuntoni che avevano sotto la base, da infilare in un fondo morbido. Ma la strada che portava da lui era di pietra dura: questi poveri Re Magi come potevano avanzare?
La mia professoressa non poteva dimenticare questa logica da bambino, e io con lei.
Dunque, vedendo l'accostamento dei colori del cielo e della staccionata, stamattina e l'altra sera, mi è venuta in mente la giovinezza errabonda della mia amica Erika, che su una terrazza di Miami, all'ora dell'aperitivo, mi raccontava: "Quando mi chiedono la ragione per cui sono venuta a vivere qui, rispondo: perché a Miami il blu è davvero blu, e il verde davvero verde".
Due colori che da quelle parti si vedevano spesso, e spesso insieme - il mare, il cielo, tutte quelle palme... - e che lei portava volentieri stampati addosso, su un certo vestitino di Versace.
Un accostamento che adesso, nella mia mente, corrisponde alla divisa della giovinezza della mia amica, e di rimando un poco anche della mia.
Quando vedo questi due colori insieme, ovunque mi trovi, ed a qualsiasi età, insomma, sono a Miami con Erika.
Buona settimana!
Silvana
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