Un mito, però, che rispetta i canoni di tempi meno decadenti dei nostri.
Innanzitutto, è nata poverissima ed è diventata ricchissima e famosissima.
Questo, certamente, perché era bellissima.
E poi, era bravissima. E anche - forse solamente, chi lo sa - affascinantissima.
Osservate come si muove sul "palcoscenico": che danzi o si dimeni (la differenza è labile), se magna tutto il pubblico in un sol boccone.
D'altronde, era di origine africana. Però era americana. Ed è diventata anche europea.
Insomma, Joséphine Baker era un mito universale.
E da bravo mito d'altri tempi è morta leggendariamente - non annegata nel proprio vomito, come i miseri miti di oggi, ma in tarda età, mentre si esibiva sul palcoscenico, come Molière.
La Baker, nella sua vita, ha mosso le folle.
Ha guadagnato fiumi di denaro e altrettanti ne ha spesi, soprattutto per mantenere la mandria di orfani che ha adottato.
Ha collaborato con la Resistenza francese.
Io, che non provo particolare gusto a essere me, metto certamente lei ai primi posti di chi avrei voluto essere, al mio posto.
E questo, a parte quello che già si è detto, per una ragione fondamentalmente:
Joséphine Baker era simpaticissima.
Buona settimana!
Silvana
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