lunedì 18 marzo 2019

18 marzo 2019 - Il sovrannaturale

Affermava Pascal che, di fronte alla questione dell'esistenza di Dio, non si può non decidere: o si crede o non si crede.
Dire "Non so" è da imbelli e da imbecilli.

Confesso di essere imbelle. Con terminologia più raffinata dirò che sono agnostica.
Non ho idee forti sull'esistenza di Dio: non lo so. La mia testa è troppo piccola per decidere di una questione così grande e Lui, se c'è, non ha avuto la bontà di rivelarmisi con amore.
Questione chiusa.
Detto questo, non mi sento particolarmente imbecille. Ritengo anzi di essere piuttosto democratica, perché capisco benissimo le ragioni degli atei - ma l'emotività e il sentimento mi portano a provare simpatia e anche invidia per chi crede.
Io, per questioni di religione, non farò mai la guerra a nessuno. E questo è bene.

Lo stesso vale per i fantasmi - e per il sovrannaturale in genere.
Io di fantasmi non ne ho mai visti. Non ho mai avuto sogni premonitori, telepatie, rivelazioni di essere già stata in posti sconosciuti. 
Però trovo affascinante i racconti che hanno a che vedere con quest'argomento, e non mi sento lontana da chiunque parli di reincarnazione, agnizioni, extraterrestri, spiritualità.

Chi sono io per dire di no?

Così, una spiegazione che mi sono data per il dolore che provo per la morte della mia Titina, un'idea, una storia che mi sono raccontata ultimamente, è che in realtà la Titi fosse la reincarnazione di una figlia che mi è morta in una delle mie precedenti esistenze, 

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In effetti, quando guardavo questo ritratto del Moroni, Titina vivente, mi sembrava di riconoscervi lei.


e che riincontrarla sotto forma gattesca in questa vita attuale, sia una possibilità che mi viene data per elaborare il lutto, una buona volta, in modo più facile, e liberarmi di questo peso.
Peso che, per la cronaca, ancora non se ne è andato. 

E poi, quando attraverso il parco in bicicletta, c'è un certo punto in cui vado più veloce e faccio meno fatica.
Forse è solo perché in realtà il terreno è in discesa.
A volte invece mi domando se non sia che in quel punto ha deciso di restare a vivere qualcuno che mi voleva bene e che, quando passo, mi mette due mani sulla schiena e spinge, per aiutarmi.

Chi siete voi per dire che non è vero.

Questo è tutto quello che posso dire sul sovrannaturale.
Mi sembra significativo.
Non sono portata.

In realtà è da tempo che penso a una bella mail piuttosto lunga su un certo argomento che mi interessa con più calore, ma divento sempre più pigra e rimando continuamente.
Accontentatevi, per questa volta, di reincarnazione e di fantasmi.

Buona settimana!

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