lunedì 11 febbraio 2019

11 febbraio 2019 - Tre sorrisi

Chi mi conosce sa che non voglio più tornare a Napoli, perché la prima e ultima volta che ci sono andata dei baldi giovani mi hanno tirato addosso una bottiglia d'acqua minerale piena, tanto per ridere.
E' una cosa che racconto spesso di me. Ogni volta che sento parlare di Napoli.

Con Roma, invece, sono sempre stata molto più fortunata. Infatti, ci torno tutte le volte che ne ho la possibilità. 
Sarà che a Roma ho sempre avuto ottimi amici...
Bravi in tante cose - una delle quali è portarmi in giro alla scoperta dei tesori, più o meno noti, di quella che comunque è la città più bella del mondo.
Sabato scorso, per esempio, sono andata con la mia omonima al Mercato Comunale della Montagnola.

I mercati rionali sono sempre belli di colori forme e profumi, e utili per conoscere il carattere della città.
A Roma, ad esempio, si ha l'impressione che esistano tantissime verdure più che a Milano. Tante varietà in più e in quantità maggiore.
I miei amici mi confermano che i romani le adorano! E io ne ho mangiate di buonissime.

Poi, al mercatino ho comprato cinque paia di slip coloratissimi a un euro ciascuno.
Esistono anche a Milano, lo so... 
Però, ricordo che le mutande in technicolor romane erano state un regalo che mia sorella aveva fatto a certe suore amiche sue. 
Quando me le ha mostrate - senza darmene neanche una piccolissima! Neanche un minuscolo tanga! - ho provato una grande invidia per le sorelle.
Forse, quando metterò le mie conquiste a quadrettoni bianchi e verde fosforescente troverò la mia compensazione.

La sorpresa più grande, però, è stata la band di ottoni FanfaRoma: una band di musica GRATIS, suonata da musicisti volontari bravissimi che si trovano a provare una volta a settimana - così hanno detto - e suonano dove capita - come immagino.

E' un vero peccato che siano così lontani dalla biblioteca dove lavoro, perché mi piacerebbe invitarli a esibirsi qui.
Vedere la gente del mercato che si fermava ad ascoltarli con un sorriso grande così, e sorridere anch'io, è stato molto bello.
Forse questo è l'effetto che fanno tutti i musicisti di strada.


Lo stesso sorriso lo vedo a volte stampato sulla faccia della gente che va in giro con la confezione una torta di pasticceria in mano.
Che cosa di preciso farà piacere? La prelibatezza del dolce? La felicità della condivisione con le persone care? Un riflesso condizionato alla cane di Pavlov?
Chissà.
Quando pensavo a storie per bambini, avevo immaginato un re disperato di vivere in un paese di musoni, che per rallegrare la sua gente aveva organizzato a proprie spese la distribuzione di torte gratis, con l'obbligo di trasportarle da un punto all'altro della città.
Nessuno dei sudditi musoni volle obbedire, immaginando chissà quali trame a loro danno...
E il re, stufo marco della sua gente, alla fine scappò dal castello per vivere per sempre felice e contento insieme al suo pasticcere, in incognito.

Il terzo sorriso in realtà non so bene quale sia.

Forse è il mio - il sorriso di soddisfazione per essere riuscita a scrivervi nonostante la stanchezza del viaggio di ritorno da Roma.

Buona settimana!


Silvana

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