lunedì 12 maggio 2014

12 maggio 2014 - Viaggi, foreste, mappe

Cercare collegamenti tra le cose, io penso, è uno degli istinti che più caratterizza gli esseri umani.
A seconda poi del periodo storico, dell'età, della propensione individuale etc. etc., questi legami tra enti distinti possono essere della natura più diversa.
Gli scienziati, ad esempio, si concentrano sui legami di causa ed effetto.
La superstizione, per come la vedo io, è una forma di pensiero pre-scientifico: ho un attacco inarrestabile di diarrea perché mi ha attraversato la strada un gatto nero, si pensava una volta. Una causa la si deve trovare per forza - altrimenti si impazzisce.
Adesso, dati gli sviluppi della medicina, il dottore mi dice che ho il colera perché ho mangiato una cozza cruda che si è pasciuta degli effluvi delle fogne di Napoli.
Tempo fa, ho sentito citare l'opinione di un matematico che affermava che chi non ha una visione matematica della vita, la spreca.
Non so cosa avrebbe pensato il matematico in questione se, accompagnandomi a Cagliari il mese scorso, avesse visto le stesse cose che ho visto io.
Personalmente, ho pensato:



Questo è un papavero delle sabbie.


Questo è il pitone dell'Orto Botanico.

Sempre all'Orto Botanico, ho trovato una zampa d'elefante:



e ho avuto una visione porno che mi ha imbarazzato non poco:


Poi, per le strade del quartiere Castello, ho visto la griglia di questa finestra:



​e notando la somiglianza col bigiotto che mi porto sempre al collo, in viaggio,


​non ho potuto fare a meno di pensare che, a tutti gli effetti, stavo guardando il ciondolo del muro.

Il mio ciondolo personale poi, da parte sua, che cos'è?
Una rosa, una spirale, una mappa per perdersi nel bosco delle metafore?
O per non perdercisi?

Tutto sommato, non sono sicura che andrei in viaggio con un matematico, anche se mai mi si presentasse l'occasione...
E finalmente capisco perché, tra tutte le collane che ho, in viaggio mi metto sempre e solo quella.
Non è semplice superstizione.


Buona settimana!


Silvana

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