lunedì 6 ottobre 2014

6 ottobre 2014 - Il mondo non è

Qualche giorno fa, verso la fine dell'estate, mi sveglio, mi alzo, vado in cucina a fare colazione e, guardando una finestra di fronte a casa mia, "Che bello!", mi sono detta,



"Lì ci abita un angelo!".

Qualche tempo prima, mentre andavo al lavoro ho incrociato un furgone dell'AMSA che ritirava i rifiuti dal bordo delle strade.
Sono rimasta affascinata dalla scopetta che i netturbini trasportano attaccata al'esterno del furgone.
​Mi era sembrata un'allegra insegna, nello stile del Jolly Roger, la bandiera dei pirati. 
E devo aver immaginato i netturbini come abitanti dei villaggi dei cartoni animati inglesi, quelli in cui ciascuno ha un ruolo definito, di cui è assai contento, e che gli altri accettano senza pregiudizi,


per cui tutti sono gentili con tutti.

Avrei voluto fotografarla, naturalmente, la scopetta, ma come spesso mi accade non ho fatto in tempo. Quando ho tirato fuori la mia macchina, il furgoncino era già presso altri lidi.  
Qualche isolato più in là, da brava zitella mi sono consolata fotografando delle belle rose canine. I fiori, in genere, hanno il merito di non scappare via.


E chi ti ritrovo, a un tiro di schioppo?
Proprio così, il furgoncino delle pulizie!
Questa volta non me lo sono lasciato sfuggire. Ho immortalato la scopetta


e potendo sarei andata avanti con un bel servizio glamour-trash, se non fosse che un netturbino ha cominciato a farmi dei gesti da lontano. Scuoteva l'indice della mano alzata a dirmi "NO! NO! NO!"
Io mi sono avvicinata, ingenuamente.
Lui si è avvicinato, aggressivamente.
E dunque, io mi chiedo: com'è che in questi tempi contemporanei un pubblico ufficiale si può permettere di essere così minaccioso e, in definitiva, violento, nel tono della voce e col linguaggio del corpo, nei riguardi di una cittadina femmina di quasi cinquant'anni, armata solo di macchina fotografica? 
Dovrei ritenere responsabili le nostre antenate suffraggette

Inline image 1Inline image 2
Immagine da google

grazie alle quali abbiamo guadagnato il voto, ma perso il diritto di non essere picchiate coi fiori?
Ma torniamo a noi: l'operatore ecologico mi ha intimato di non fare foto al furgone dell'AMSA. "Se vuole, noi due ci può riprendere. Se vuole le balliamo anche una tarantella" aggiunge, mettendosi un dito sulla testa e accennando un passo di danza


"ma il camion non lo può fotografare!".
"Mi spiega il perché?" chiedo io. Quando si sa la ragione di una cosa si impara più in fretta, e si obbedisce più volentieri. Ma quello non spiega niente:
"LEI NON PUO' FARE LE FOTO!", mi ingiunge.
E sotto lo sguardo intimidatorio dei netturbini me non sono andata. Stavo facendo tardi al lavoro, per di più.

Ora, io mi chiedo: le foto ai treni le posso fare?



E le foto agli autobus, le posso fare?



Forse le posso fare, ma non le posso pubblicare sul blog?

E il camioncino dell'AMSA: darà fastidio una panoramica a tutto campo, ma per lo meno lo posso fare a pezzi?
Una ruota la posso riprendere?



​E i fanali?


E il cassone delle immondizie?



E, visto che oltretutto gli operatori ecologici mi hanno dato il permesso di utilizzare la loro immagine, perché non pubblicare il parabrezza?


Forse i camioncini delle pulizie all'occorrenza vengono convertiti in armi segreti della guerra nucleare?

Ma, soprattutto, come mai il pubblico ufficiale a cui ho rivolto una semplice domanda - Perché? - , non mi ha risposto? 
Li hanno istruiti così? Hanno ricevuto a loro volta degli ordini, senza ottenere spiegazioni? Si allenano a fare gli ufficiali della guerra nucleare?

Insomma, tutta una serie di domande che avrei desiderato porre direttamente all'AMSA inviando una mail al sito, se non mi avesse trattenuto la paura di finire come la zitella pazza che scrive lettere a tutti del racconto di Bennett

Inline image 3

e, soprattutto, se non fossi così pigra.

E ricordo che quel giorno d'estate, quello in cui ho visto l'angelo, ho avuto l'idea di utilizzare lo zoom per vederlo più da vicino. 
Così ho scoperto la sua vera natura:



E dunque ho imparato: il mondo non è come lo immagino io.
Gli stracci delle pulizie non sono ali. 
I netturbini non sono personaggi dei cartoni animati.  E la mia lista potrebbe andare avanti all'infinito.

Ad esempio, le ragazzine che facevano jogging la settimana scorsa: perché ho dato per scontato che mi stessero vedendo, invece di dubitare e suonare con forza il campanello?

Mi do la risposta: io interpreto il mondo come piace a me, e poi mi ci infilo.
Forse per questo ogni tanto mi danno dell'extraterrestre.
E al liceo mi chiamavano Mork

Un caro ricordo - Robin Williams


Poi finisco gambe all'aria. 
Oppure, mi becco una denuncia dall'AMSA. Chi lo sa?



Buona settimana!

E nano-nano, naturalmente



Silvana

Nessun commento:

Posta un commento