lunedì 9 marzo 2015

9 marzo 2015 - Acrobati

Finalmente, la settimana scorsa ci sono riuscita. Si è avverato un mio desiderio.
Mi sono ammalata e sono rimasta a casa con l'influenza.

E' stato bello, ma come diceva la pubblicità di un famoso farmaco, mi sono persa, nell'ordine: una lezione pratica - finalmente pratica! - di fotografia in studio, una serata col coro, una serata di ceramica, una pizza con le amiche, un massaggio drenante dalla mia amica bravissima.

Ma sabato, no!
Sabato ero in ferie, non in malattia, mi sono imbacuccata da capo a piedi e sono uscita al Parco Nord col gruppo del corso di fotografia, a caccia di un mini-portfolio di 5 scatti.
Lunedì prossimo dovrò proporlo a lezione - siamo 15-20, ciascuno porterà il proprio.
A voi anticipo il mio.

Acrobati



1 - Beh, qui non è necessario nessun commento.
Al parco si viene a scatenarsi fisicamente - se si ha l'energia. 
Le ragazzine ce l'hanno.



2 - Un acrobata che si è impigliato fra i rami.
Forse Icaro.
Comunque, un acrobata giovane.



3 - Simpatici acrobati - non più tanto giovani - del sabato pomeriggio.
Però devo dire che secondo me la domenica sera è ancora più acrobatica.
In genere, la domenica sera io sento che cado inesorabilmente nel lunedì mattina. 
Non è piacevole.



4 - Acrobati caduti, dal monumento a loro dedicato.
Ma non sono caduti inutilmente.
Ne sia prova il rametto dorato, che chiaramente (avete mai letto "The golden bow" di Frazer? Io no di certo, ma so che è uno studio sull'oltretomba, l'immortalità, i riti di passaggio etc., e dice che le vie che portano all'Ade, presso gli antichi Greci, sono indicate giustappunto da un ramo d'oro) dimostra l'eternità del valore del loro sacrificio.



5 - Un acrobata vegetale, con le gambe per aria. (C'era un albero, nel giardino di mia nonna, che quando ero piccola chiamavo "Le gambe delle donne". Sembravano due gambe femminili, molto lunghe ed eleganti, che camminavano per il cielo. Quando l'ho detto ai miei cugini, hanno riso.)
O forse non un equilibrista, ma l'uomo forzuto, con le braccia levate verso il cielo.
Comunque, un acrobata.




Un P.S. che non so se potrò imporre ai compagni di corso, un irrinunciabile omaggio alla banalità stile Moccia: ecco qui una metafora degli acrobati dei sentimenti.
A voi, che non dovrete sorbirvi né la mia esposizione lunedì prossimo, né quella di tutti gli altri, mostro un paio di foto scartate.



​ 
Qui, un acrobata tuffatore. Forse un angelo.
Ma ho pensato che fosse meglio limitarmi, nelle mie interpretazioni soggettive.



Qui: acrobazie della primavera che arriva.



Qui: attrezzi degli acrobati.

Ma la scelta è andata ad altre foto. Amen amen.


​Per chi pensasse che il tema Acrobati sia originale: non è originale, e sarà scelto da molti.
Anche perché nel corso della nostra esplorazione abbiamo incontrato dei baldi giovani centauri che si sono messi a fare acrobazie, tutte per noi.



e quindi, immagino che altri fotografi siano rimasti ispirati.
Io avevo pensato a questa tematica da prima, ma tant'è.

La mia gita non è stata povera di sorprese. Ho fatto incontri inaspettati.
Nei giorni precedenti non ne avevo fatti, ma si sa che statisticamente le opportunità si moltiplicano, se esci dal letto di casa.
Quindi, racconterò che, con mia meraviglia, sotto l'elmetto di uno dei centauri ho riconosciuto il rampollo della mia amica d'infanzia Manuela (qui, spero di non fare una gaffe. Spero che il ragazzone prima di uscire non abbia raccontato: "Ciao ma', vado a fare quattro salti in discoteca e mi calo un paio di pillole, sta' serena!", perché da quello che ho scritto si capisce che non è vero).

Inoltre: indovinate a chi appartenevano le bici-attrezzi da acrobati di cui avete visto la foto poco più su?
Non potete saperlo, ma comunque: alla mia amica Isabella e al suo rampollo José! Che io cerco di incontrare con scarso successo da molti mesi.
Sabato siamo finalmente riuscite.
Abbiamo festeggiato con un bel selfie:



​(per Isa: se non ci tieni alla tua privacy posso anche toglierti il travestimento).

Qui, un altro incontro inaspettato:



E qui un altro:



In realtà, incontrare un papero nel laghetto di un parco non è una grossa sorpresa, ma chi si accontenta gode.
Ad accontentarmi, posso anche pensare che il mio sia stato un sabato perfetto.


(sottotitoli in portoghese per José!)


Buona settimana!


Silvana

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