lunedì 11 gennaio 2016

11 gennaio 2016 - Negazioni

Continuando poi a parlare di Titina, posso dire che quasi non perde pelo - forse perché è ancora bambina. Che non vomita. Che non fa le paste con le zampe quando fa le fusa. Che non mi pare abbia un olfatto molto sviluppato.

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...e NON le piace essere fotografata

Dunque, mi chiedo se descrivere persone o cose per quello che non sono, non sanno fare, non fanno, sia un metodo valido e significativo.
Che valore ha, ad esempio, dire di me che non so guidare?

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Però vado in bicicletta - anche in Olanda!

Anni fa, ho sentito qualcuno che descriveva un ragazzo a una mia amica che sbavava dalla necessità di fidanzarsi - chiamiamola Genoveffa, un nome di comodo. Diceva: "E' un po' strano ma è una persona normale: ha la patente e guida".
Quindi, di me potrei dire: "Non ho la patente e non ho l'auto: non sono una persona normale".
Di fatto, non ho il senso dei volumi, non ho il senso dell'orientamento, non riesco a concentrarmi sulla strada e sulla guida insieme, e le poche volte che ho preso in mano un volante sono caduta in uno stato di panico catatonico potenzialmente catastrofico.
Quindi, che io abbia rinunciato alla guida è stato un gran bene per tutti. 
Non ho ammazzato nessuno!
Non è un grande valore?

Però, quante cose in più avrei potuto fare, se fossi stata autonoma?

Quante persone in più avrei potuto conoscere e frequentare?
Non lo saprò mai.

In passato sono stata fidanzata con un ragazzo - chiamiamolo Federico -  di cui non conoscevo la grafia.
In tanti anni non mi ha mai scritto due righe, sebbene dicesse di amarmi.
Non aveva il dono della scrittura - e del pensiero che c'è dietro.
Anche per questo, credo, non è mai riuscito a entrare nella mia immaginazione.
La nostra storia, quindi, a suo tempo è finita, e io non ho mai ricevuto una lettera d'amore - io che nella mia vita non ho avuto mai il piacere di riceverne, lui che è stato l'unico valido candidato a spedirmene, quand'ero giovane.

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Un libro che mi sento di S-consigliare vivamente.

E c'è un autore di testi per ragazzi, che di per sé, dal punto di vista professionale, non è male.
Però... 
Mi è capitato di leggere una sua intervista, in cui affermava: "Quando so di dover lavorare con qualche illustratore, ne studio il lavoro per individuarne i limiti".
Proprio un bell'atteggiamento, per iniziare una collaborazione con qualcuno!
Non so a cosa gli serva questa tattica sprezzante e distruttiva. D'altronde, il tipo pubblica molto più di me - anzi, per meglio dire: lui pubblica e io no. 
Quindi, la sua tattica non sarà campata per aria..

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Illustrazione di Antonio Marinoni, un artista di cui conosco la bravura e con cui vorrei lavorare ancora

Lui personalmente, però, lo trovo insopportabile.
Non-sopportabile: una negazione.

Nel corso di una delle mie vite precedenti, sono stata follemente innamorata di un losco figuro che, grazie alle riviste femminili di cui sono affezionata lettrice, con l'andare del tempo ho potuto diagnosticare come sadico-narcisista.  
La mia amica Genoveffa, in un mio momento di sconforto, a suo tempo mi consolò dicendomi: "Eh già, perché poi Sadico-Narciso non dovrebbe passare un po' di tempo con te? Non sei brutta, non sei stupida, non sei antipatica...".
Io, a sentirmi definire così, in quel frangente, rimasi un po' perplessa.
Col senno di poi, non mi stupisco di aver perduto, oltre all'amore che provavo per Sadico-Narciso, anche l'amicizia che nutrivo per Genoveffa.

Il pensiero conclusivo: Federico, è vero, non scriveva.
Però disegnava benissimo.
Con un po' di determinazione e di fortuna, avrebbe potuto vivere di quello.
Mi ha regalato diverse sue opere

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e io ho impiegato tanto tempo a capire che non si chiedono lettere d'amore a chi sa disegnare.

Una delle mie massime preferite appartiene a papa Giovanni XXIII: cercate quello che vi unisce, e non quello che vi divide.
L'atteggiamento di base è quello.


(papa Giovanni: uno dei miei miti personali).

Delle negazioni ci facciamo poco. 
Lasciamole al mondo della retorica letteraria e della diplomazia.
Mettiamoci nel piatto un bel montone arrosto.
Viviamo, se non felici, positivi. Se ci riusciamo.

Buona settimana

Silvana

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