lunedì 25 luglio 2016

25 luglio 2016 - Breve fenomenologia delle rondini



Ci sono cose che non mi stancherei mai di guardare.
Ad esempio, i cani che giocano. Soprattutto nella neve.
Poi, i cormorani che vanno a caccia, sott'acqua. Mi piace farmi sorprendere dal loro punto di risalita, e dalla durata dell'apnea.

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Pescatore cinese con cormorano - Immagine da Pinterest


Le torte che lievitano nel forno anche, mi piace seguirle passo passo, ma davanti a un forno fa troppo caldo.
E i vasai che lavorano al tornio. Anche se muoio di invidia, perché per il tornio io sono negata. O forse, proprio per quello.


L'altra mattina stavo andando al lavoro, e mi sono fermata qualche tempo a guardare delle rondini.
Erano appollaiate su un certo albero del parco e vociavano tutte insieme, forse garrivano - mi pare si dica così - insomma cantavano, con uno strano suono meccanico che mi ricordava il cicalino del Rischiatutto in scatola che avevo da piccola. Magari salutavano il mattino, o piuttosto erano spaventate per la mia presenza e si avvisavano l'un l'altra: "Attenti a quella, c'è poco da fidarsi...". Con gli uccelli non si può mai dire, non me ne intendo.

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Le rondini sono belle come gli arcobaleni, e ai nostri occhi stanno a significare dire più o meno la stessa cosa.

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Arcobaleno di Vilnius


Certamente, che siano sole o in compagnia, fanno primavera, come altrove le cicogne – ma da queste parti le cicogne non arrivano. Io, le cicogne, le ho viste solo in Portogallo, in Tunisia, in Olanda, e di sfuggita un po' anche in Spagna, e ogni volta ho pensato che le cicogne da sole valevano il viaggio.
Qui, però, parlo di rondini.

Cicogne a Setubal
Le rondini, mi aveva detto un tipo che amavo, hanno una macchia rossa sotto la gola.
Da quel momento, ho sperato di riuscire a scorgerle abbastanza da vicino per verificare se si trattasse di una delle tante stupidaggini profferite da quella persona.
Ad occhio nudo non ci sono mai riuscita.
Un paio di anni fa, però, ero a Verona, ho sorpreso una famiglia in un nido e ho zoomato a più non posso. Per una volta ho dovuto dar ragione al Tizio.
E' per questo che mi piace far fotografie: la macchina è un occhio in prestito, che funziona meglio del mio.


Avevo sentito dire, inoltre, che le rondini, se si posano a terra, non sono più in grado di riprendere il volo.
Questo pensiero aveva suscitato in me, da piccola, ansie e preoccupazioni. E anche qualche incredulità.
La mia natura bassa mi portava a ritenere inevitabile il contatto con la terra, eppure di rondini in difficoltà sui marciapiedi ne vedevo poche – anzi, nessuna.
Poi, qualche tempo fa, ho potuto sfatare il mito: ho sorpreso una rondine sul bordo di un fosso che attraversa il parco, e ho provato ad avvicinarmi, ma quella è volata via senza problemi.
Tanto meglio.
Vero è che una rondine a terra è poca cosa. Perde poesia.
Devo dire la verità: quella volta, nel parco, ho trovato che l'impavido uccellino assomigliasse a un prete di campagna, o a una suora dall'aria molto dimessa.

Mario Giacomelli

Forse questo ha qualcosa a che vedere con l'ascetismo e le altezze che le rondini sono solite frequentare.
Ma Baudelaire si è espresso meglio, anche se lui parlava di albatri.


Spesso, per divertirsi, i marinai
catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
indolenti compagni di viaggio delle navi
in lieve corsa sugli abissi amari.
L’hanno appena posato sulla tolda
e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso,
pietosamente accanto a sé strascina
come fossero remi le grandi ali bianche.
Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
E comico e brutto, lui prima così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!
Il Poeta è come lui, principe delle nubi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
esule in terra fra gli scherni, impediscono
che cammini le sue ali di gigante.
Charles Baudelaire, da I fiori del Male, trad. G. Raboni

Più di tutto, naturalmente, le rondini mi piacciono quando volano.
Qui, un racconto dalla raccolta "Il Giorno e la Notte", che ho pubblicato in autonomia su Amazon:

Le rondini

Un uomo e una donna passeggiavano nel parco, verso sera, tenendosi per mano.
Erano circondati da decine di rondini in volo. Le guardavano rapiti.

Il marito, etologo, pensava: “Vanno a caccia di insetti…”
La moglie, poetessa, “Volano per non morire di felicità”.

Questo comune interesse per le rondini, tra tante altre cose, li univa.
Era un matrimonio ben riuscito.

Di rondini ce n'erano tante anche a Francoforte, nella via dove abitavo.

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La mia bellissima finestra
Un giorno, si sono messe a sfrecciare basse tra una casa e l'altra, e Viki ha spiegato che quando fanno così vuol dire che è in arrivo un temporale, perché la pressione schiaccia a terra gli insetti cui loro danno la caccia. Io lo sapevo già, ma sentirselo dire in tedesco è tutt'un'altra cosa. Anche perché in tedesco capisco poco.
L'altra mattina, al parco, le rondini volavano rasoterra, sfiorando l'erba.
Le loro manovre mi sembravano pericolosissime.
Le rondini sono meglio degli stunt-men.
In più, preannunciano il temporale.

E quando vado in bicicletta e mi finisce in bocca un moscerino, penso di essere un po' rondine anch'io.
Ma questo l'ho già raccontato.
Ho anche già raccontato che i moscerini sono molto dolci. Provare per credere.
Questo ci rivela che le rondini sono golose.

Sento sempre dire che le rondini sono in pericolo. Che l'inquinamento le sta cacciando via dai nostri paesi.
Dunque vederle ritornare, a primavera, mi rallegra ancora di più.

Invece, i passeri.
I passeri sono sempre stati tra noi, li abbiamo dati per scontati. Non abbiamo mai preso in considerazione una loro eventuale scomparsa.
Eppure, proprio loro sono stati spazzati via dal diffondersi delle cornacchie e di altri odiosi uccellacci, recenti invasori.
Le rondini non mancano alle nostre primavere. Ma la città, d'inverno, non è più allietata dalla presenza di questi piccoli amici.



Il che è stato come perdere il pane quotidiano.


Ma l'altro giorno, al ritorno dal lavoro, le rondini erano lì, sempre sullo stesso albero. E anche il cielo si era rischiarato.

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Prendiamo quel poco di bellezza che ci tocca, quando arriva, e stiamo contenti.

Buona settimana!

Silvana





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