lunedì 17 ottobre 2016

17 ottobre 2016 - Essere generosi

Pare che il Duca di Clarence, fratello di Riccardo III, sia stato ucciso per soffocamento in un barile di malvasia.
Così risulta in Shakespeare


Personalmente, dovendo scegliere come morire, ho sempre pensato che mi vorrei annegare in un silos di yogurt.
Tanta è la passione per questo alimento.

Ma mentre da ragazza avrei scelto una nota marca tedesca per terminare i miei giorni, col tempo ho cambiato le mie preferenze, anzi le ho affinate, e di certo il silos lo farei riempire di yogurt Vipiteno.
Perché secondo me lo yogurt Vipiteno è il migliore che ci sia sul mercato.

Dal frigorifero di Nicoletta, che condivide i miei gusti

E dunque, come altri fanno il giro delle cantine della Franciacorta o del Chianti per degustare vini prelibati, a me piacerebbe andare in Alto Adige, a Sterzing-Vipiteno, e fare il giro di tutte le latterie.

Un paio di anni fa sono quasi riuscita ad esaudire il mio sogno.

Ero andata a trovare Marina, una mia amica di Bolzano.
Abbiamo visto gente, fatto cose... 
Io, sempre con il tormento di comprare i pensierini per mia madre e mia sorella.
Perché il regalino di viaggio per la famiglia è un'incombenza che a me, a volte, pesa abbastanza.
Da una parte c'è mia mamma, a cui non piace niente perché le va bene tutto.
Dall'altra c'è mia sorella, a cui non piace quasi niente perché ha molto buon gusto.
In certi paesi, il problema si pone più pesantemente che in altri.
In Spagna, ad esempio.
La Spagna è meravigliosa, ci andrei anche a vivere, molto volentieri. Però trovo che non ci sia niente di particolarmente interessante da comprare. O forse è solo un mio pregiudizio...

In Alto Adige, al contrario, ho un pregiudizio positivo: mi viene da pensare che qualsiasi alimento vi venga prodotto sia particolarmente buono. E così, risolvo la questione del pensierino di viaggio per la famiglia acquistando cose da mangiare.

E così, come dicevo, quella volta che sono andata da Marina, ci siamo messe in auto con meta - o gaudio! - Vipiteno.
Io avrei voluto baciare la terra, appena arrivata, come faceva Papa Giovanni Paolo II


Oppure, incontrando magari per la via una qualche mucca vipitenese, avrei voluto reggerle la coda come strascico nuziale - così cantava Branduardi, nella sua versione musicata della lirica del poeta russo Esenin


Il viaggio si è rivelato più lungo del previsto.
La strada più tortuosa.
Il mio stomaco ha presto cominciato a risentirne. Io sono diventata verdina dalla nausea.
Abbiamo fatto una prima tappa in un ridente villaggio lungo la strada, sperando che potessi riprendermi. 
In un bel negozio d'alimentari, già che c'ero, ho comprato dei dolci da portare alla mia famiglia, che mi sono stati consegnati in un bel sacchettone di plastica, come ormai non se ne vedono più (e qui apro una parentesi: forse non dovrei dirlo, forse non è ecologicamente corretto, ma a me le borse di plastica di una volta piacevano assai... Erano molto pratiche e resistenti).
Quindi abbiamo ripreso il viaggio.
Altre montagne.
Altre mucche nei pascoli.

Altre curve!

Insomma: all'improvviso il mio stomaco non ha più retto.
Con una prontezza di riflessi sorprendente ho svuotato il sacchetto dei regali per usarlo come estrema misura d'emergenza.

Alla fine della fiera, a Vipiteno non siamo mai arrivate. Non ce l'ho fatta.
Ci siamo fermate in un paese poco distante (purtroppo non ricordo più il nome di niente e nessuno), molto pittoresco, molto ameno, ma privo di latterie.

Perché vi ho raccontato questa storia?
Innanzitutto, per raccomandarvi di prendere il treno, in montagna, se soffrite di stomaco.
A Vipiteno, ad esempio, la stazione ferroviaria c'è!

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Immagine da Google

Poi, per consigliarvi di essere generosi, nella vita.
Se avete l'occasione e l'idea di fare un regalo a qualcuno, non tiratevi mai indietro: compratelo!

Io, ad esempio, non riesco a immaginare come avremmo fatto, in auto, se non avessi avuto tra le mani il sacchetto di plastica coi dolci per la mia famiglia.
Avrei vissuto uno dei momenti più disgustosi e imbarazzanti della mia vita.
E anche Marina.

A compensazione di una mail dal contenuto così discutibile, vi do la ricetta di un'ottima 

Torta allo yogurt!

Mescolate uno yogurt da 125 g. con 2 uova, 3 misurini di farina (il misurino è quello dello yogurt, svuotato), uno scarso di olio, uno e mezzo / due di zucchero, lievito, pizzichino di sale, buccina di limone gratuggiata, vanillina.
Cuocere in forno a circa 180° per circa 40 minuti.

Buon appetito.


E buona settimana!


Silvana


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