lunedì 29 aprile 2019

22 aprile 2019 - Il tempo e il desiderio

Manca un uccellino nella rassegna alata cui ho dedicato le scorse settimane.
E manca in più di un senso, perché il passero non è rientrato nella mia lista - come pure è sparito dal parco.

Lo davo per scontato, tanti anni fa.
Lo consideravo una piccola gioia quotidiana che non sarebbe mai venuta a mancare, da tanto mi sembrava facile e comune da trovare. E invece...

Allo stesso modo, tante capacità che diamo per scontate quando siamo giovani, e crediamo non verranno mai meno - anzi, non crediamo proprio niente, perché le riteniamo indiscutibili - queste capacità con l'età ci abbandonano.
Ma non intendo dire quelle vagamente strutturate, quale può essere la capacità di imparare una lingua nuova perché si ha abbastanza memoria: mi riferisco alle più elementari!
E così, ad esempio, un mio collega mi ha confessato che rimpiange della gioventù la capacità di bere senza risentirne il giorno dopo. Adesso, invece, se una sera si abbandona ai piaceri della tavola e del vino, il giorno dopo si sente completamente stonato. E che cosa ci importa di tutto il resto - amore arte guerra...? L'importante è stare bene, dice saggiamente, e il vino fa stare molto bene! Finché non fa stare male.
E accidenti, altro che vino: io oramai sto male con la pizza!

Ma non è la pizza la capacità elementare che rimpiango.

Ricordo che uno dei momenti più belli del 2018, per me, è stato il giorno della gastroscopia.
Ho reagito così bene alla blanda anestesia che mi hanno fatto, che sono crollata addormentata. Un sonno profondo e senza sogni che, purtroppo, è durato poco, pochissimo!

La mia fascinazione è stata così profonda che ho cercato in rete qualche notizia sulle fumerie d'oppio di colettiana memoria.
Certo che non sono oppiomane! Certo che non diventerei mai e poi mai oppiomane, lo giuro! (Non si giura mai, lo so).
Ma se le fumerie d'oppio tornassero a diffondersi, e diventassero legali, io qualche giro ce lo farei.

Perché purtroppo non riesco più a dormire, e la cosa mi dispera.
Sono fortunata se riesco a schiacciare cinque ore di sonno in una notte.
Regolarmente mi sveglio alle tre - alle due se mi va male, alle quattro se mi va particolarmente bene - e poi rimango lì ad occhi spalancati, aad angosciarmi da sola, al buio.

Certo, che ho sviluppato delle tattiche.
Leggo o guardo qualche serie tv in rete, finché a volte mi riaddormento.
Più spesso no, ma per lo meno non penso.
E di prendere sonniferi ho paura, perché so che ne diventerei dipendente, e non riuscirei mai più ad addormentarmi da sola.

Quindi: altro che sogni di gloria e d'amore.
Io ho soltanto sogni di sogni.

Quando ero giovane volevo "realizzarmi" e incontrare l'anima gemella. Non ho avuto niente di tutto ciò.
Però adesso vorrei tanto dormire.
Dormire. Dormire. Dormire. Profondamente, senza sogni, a lungo. Molto a lungo. Sempre più a lungo. Scomparire. Non esserci. Cadere altrove.

Dormire.


Buona settimana!
E sogni d'oro.


Silvana

Nessun commento:

Posta un commento