lunedì 8 dicembre 2014

8 dicembre 2014 - Essere famosi

C’era una volta una bella ragazza alta, bionda e con l’aria dolce.
Sposò un principe, e divenne principessa.


Era estate, io ero ancora più giovane della sposa, in vacanza da scuola.
Non avevo niente di meglio da fare, e guardai la cerimonia trasmessa in mondovisione, dalla mia casa nella periferia di Milano.
Non provai invidia, ma pensai: “Poveretta…”.
Non perché presentissi una vita matrimoniale infelice - io non ho mai avuto capacità profetiche. Ma perché capivo molto bene che Diana non avrebbe mai più potuto avere una vita privata.

Pensate a tutto quello che si perde un membro della famiglia reale…
Elisabetta II, per esempio.
Quando era bambina, di certo non ha mai accompagnato sua madre al supermercato.
A me, invece, da piccola piaceva fare le corse col carrello della spesa, quando trovavo una corsia vuota. Mi ci appoggiavo con la pancia, prendevo la rincorsa e zumm!, via, sollevando i piedi.
A pensarci è incredibile: non ho mai investito niente e nessuno.


Ancora adesso mi piace fare la spesa al super, e cercare le offerte.
Elisabetta di certo si serve dai fornitori migliori


ma non avrà mai la soddisfazione di poter comprare il suo yogurt preferito al 50% di sconto, o di guardarsi in carrellata l'esposizione delle scatole di corn-flakes. 
E nemmeno delle lattine di conserva.




Per non parlare della consapevolezza di pagare i pomodori con soldi guadagnati col proprio lavoro.
A molti non darà piacere - a me anche sì.

Io, ad esempio, adesso, a non essere famosa so benissimo di godere di numerosi privilegi.
Pensate se fossi una grande scrittrice.
Una scrittrice riconosciuta che tiene una rubrica famosa sul giornalone nazionale. Mettiamo il caso: ogni lunedì.
Mica che potrei scrivere ai miei lettori: "Oggi non ci ho voglia, oggi è festa: ascoltatevi una canzoncina sciocca e allegra mentre vi bevete un bicchiere di vino. Ci risentiamo lunedì prossimo!".
Io invece posso farlo.
E la canzoncina è questa:



Buona settimana!


Silvana



P. S.: Però vi offro un meraviglioso bonus!
I momenti magici di Maria Cristina, Patrizia e Nicoletta.

Poiché si è aperta una finestra per parlare di momenti magici, io mi infilo di soppiatto e frugo tra ricordi e momenti più vicini. Sarà strano, ma anche a spremere tutto il mio mondo percettivo e interiore, non me ne viene in mente uno in particolare!!!  Piuttosto tanti flash e tutti legati, come dire, alla Natura.
Mi fanno venire i brividi di gioia i tramonti che seguo dal mio balcone fino a quando si spegne l' ultimo raggio. Rimango incantata, quando vado in campagna, di fronte alla bellezza di un piccolo fiore di campo. Per non parlare del piacere indicibile che mi danno le farfalle!
Si può rimanere insensibili a guardare una simile armonia di colori e linee?!
Quel giorno di un anno fa, visitando la Casa delle farfalle, non sapevo dove posare gli occhi sgranati e pieni di meraviglia!!!

Foto di Maria Cristina


Mi scrive Patrizia, con la passione che la caratterizza:

Un momento magico? Quando i miei escono la domenica mattina e io posso dedicarmi ai miei lavoretti e migliorie varie e… mi si affaccia nel pensiero  un dato pezzo musicale, lo metto e da sola ballo



 e muovo il corpo in modo sciolto e sempre più fluido in armonia con esso, finché dura il pezzo e poi sono più felice.
Un altro?
Quando non so cosa cucinare e aprendo il frigo o i la dispensa  mi viene un’idea di piatto da mettere insieme e lo faccio in modo artistico, non ci deve essere nessuno in casa che mi distragga però, tipo chef del Savini (c’è ancora?) e combino alimenti e colori in forme d’arte con cui decoro i nostri tre piatti e li metto in tavola poco prima che tornino i miei dal solito giro turistico in Brianza.  Mi piace accoglierli con queste piccole sorprese… che sorprendono più me che loro in fondo!! 


Foto da Google

E’ bello però.


E Nicoletta, con un momento magico che ha un sorriso stupendo, come lei:

Oggi mi sono decisa.
Lo sai che ci devo pensare, che io sto alla scrittura come lo yo-yo sta tra terra e dito, ma sono pronta a raccontarti un mio momento magico.
E' stato un ponte dei Santi di mille anni fa, alle Cinque Terre, non ricordo neanche quale , ero con Selene, una sera calda come solo il mare porta, a passeggiare sulla spiaggia quando ci appare un tavolino tondo con due sedie che diceva "sedetevi" come i biscotti di Alice comandavano "mangiami". 


Foto da Google

E noi ci siamo accoccolate, gambe sotto il sedere, a parlare fino a quando siamo diventate isole che la marea era salita.  Allora abbiamo riso, arrotolato i pantaloni, camminato nell'acqua - che sull'acqua è competenza di pochi -



 e stabilito che quello era un giorno ineluttabilmente felice.

Grazie a tutti coloro che hanno lavorato al posto mio!
E anche a quelli che lo faranno in futuro.

Di nuovo

S.

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