lunedì 29 dicembre 2014

29 dicembre 2014 - Contrappasso

Sì, è vero. In questo giorni ho mangiato troppo. Troppissimo.
Tante cose buone, soprattutto dolci.


Un piccolo esempio
Forse per questo, da ieri mi sono sottoposta a una pena che mi riempie la bocca di un sapore di fiele.
Sollevo un gran polverone e poi lo aspiro.

Oh yeah! Now i can take it bake and trade it in for something I really want. Thanks just what I don't want for Christmas.

Ancora più spesso lo inspiro.
Anzi, lo ingoio.
Insomma: sto facendo le pulizie di fino, e la polvere è amarissima.

Me lo merito, lo so.
Se spolverassi più spesso, non mi ridurrei così.
Invece, ho dovuto dedicare tutta la giornata alla libreria della camera da letto, e adesso sono stufa e stanca.

Quante altre cose interessantissime avrei potuto fare oggi, invece di spalare acari?
Leggere un libro, 


scrivere mail alle amiche, andare a trovare la mamma - oppure, ipoteticamente, a vedere una mostra in centro.
Ci avrebbero guadagnato il mio umore e il fiorire armonioso della mia anima.
Insomma, si è capito: sono una di quelle persone che ritengono che fissarsi con la pulizia sia stupido e deprimente.

Tanti altri, al contrario, ritengono incivile e degradante trascurare l'igiene.
Dunque, i lavori di casa sono un campo magnetico che polarizza due opposte Weltanschauung.
Ci sono gli igienisti e quelli che considerano la polvere con tolleranza degna di Voltaire. E gli uni non riescono a comprendere gli altri, come gli ordinati non capiscono i disordinati, i matematici gli artisti,gli estroversi gli introversi, e così via all'infinito.

Le pulizie, come ho capito e ricordo, sono un'arma in mano al genere maschile, nell'eterna guerra dei sessi.
Avevo un compagno che mi tormentava a ogni pie' sospinto perché non tenevo la casa lucida come uno specchio, come la sua mamma. 
Eppure, tutto quello che veniva sbrigato in casa lo sbrigavo io, che lavoravo a tempo pieno proprio come lui. E magari nel tempo libero avrei potuto dedicarmi a occupazioni più intelligenti - come ad esempio scrivere.
Ma a lui questo non interessava: pur non alzando un dito per aiutarmi, mi paragonava alle altre donne che facevano o avevano fatto parte del suo mondo, e naturalmente erano tutte migliori di me.
Qui chiudo il discorso: la storia è finita, e oggi certamente ho eliminato le ultime particelle di pelle secca che quell'essere mi ha disseminato per casa.


Da google: acaro della polvere in versione peluche. 
E se è brutto così...

E perché non parlare dei risvolti sociali che si nascondono dietro l'uso della ramazza?
Posto che il rifiuto della sporcizia è una caratteristica che contraddistingue l'uomo da altre specie animali - i suini in cima a tutte, ma forse solo nell'opinione comune


Babe, eroico maialino pulitissimo

possiamo osservare che, per metterla giù molto semplice, i ricchi si fanno pulire da altri, e pagano per questo. 
I poveri, si puliscono da sé.
Insomma: la pulizia costa, o in termini di soldi, o in termini di tempo e fatica.
E se considero quanto siano linde le case di tanta gente "modesta", non esito a ritenere la pulizia il lusso dei poveri.

Per terminare: se dovessi riferire un'immagine forte e definitiva sulla questione del fare le pulizie, ricorderei quell'estate che ero in treno, ferma alla stazione di Firenze, e vedevo dentro la casa di una vecchina, guardavo la sua cucina, ordinatissima, dapprima vuota, poi è entrata lei, che indossava un bel grembiule e aveva i capelli candidi perfettamente raccolti in cima alla testa, e  con gesti molto tranquilli e misurati da un cassetto ha tirato fuori una bella tovaglia, e poi ha apparecchiato con piatto bicchiere posate, tutto quello che ci vuole, infine dalla cucina a gas ha preso una pentola, e in quel momento il mio treno è ripartito.
E io ho pensato che anche ad essere sola, arrivando da sola a quell'età, vivere con quella dignità sarebbe una consolazione, oltre che un traguardo.
E quella dignità era fatta anche di pulizia.

E quindi: passare la giornata a fare pulizie, oggi, certamente mi è pesato. 
Però pulire è un'azione che si giustifica molto, e giustifica il tempo che trascorri a farlo. 
Non mi stupisce che tante donne depresse si accaniscano sul vano doccia.


Personalmente, l'orecchino d'oro che ho perso l'anno scorso quest'oggi non l'ho ritrovato.
Però, se passate a trovarmi in questo periodo troverete la mia casa come raramente potrete trovarla.


La libreria, subito dopo le polveri

Affrettatevi, perché dura poco.




Buona settimana!


Silvana

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