lunedì 2 maggio 2016

2 maggio 2016 - Gatti nel tempo

Come passa il tempo per i gatti?
Qual è la loro sensazione del trascorrere dei minuti?
Vanno più lenti, per loro? O più veloci?

Secondo me, quando dormicchiano - o, per meglio dire, entrano in stato di catatonia - il loro orologio personale rallenta quasi fino allo zero.
Per cui, quando lasciano questo mondo, a tutti gli effetti hanno la sensazione di aver vissuto secoli.

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Mizzi e Pepe 

Poi, ammettiamo che tu cominci a rifare il letto: il loro ritmo interiore accelera all'impazzata.


Se poi parliamo della velocità obiettiva e scientifica con cui invecchiano, esistono tante tabelle al riguardo:

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Da Pinterest

E dunque, quando adottate un gattino, per forza lui è molto più giovane di voi.
Poi vi rincorre, a un certo punto vi ritrovate coetanei, e il giorno dopo il vostro micio comincia a precipitare verso la vecchiaia, a un ritmo che voi non conoscete.
Che angoscia!

La scorsa settimana, in base a queste tabelle, si è dato un caso strano, più unico che raro.
Mia madre e la Mizzi, che adesso vive con lei, hanno compiuto 85 anni insieme.

Non hanno fatto granché per festeggiare.
Mia madre ha lavorato, come al solito.

Io l'ho trovata che puliva la zucca.

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Toglieva con gran cura ogni traccia di polpa dalle bucce, perché: "Quando eravamo piccoli ci hanno insegnato che è la parte migliore. E' la più vicina al sole, quindi è più dolce".

La Mizzi, poi, non sembrava per nulla consapevole del suo giubileo.
Dormicchiava.
Ha visto che sono arrivata e ha voluto che la spazzolassi.
Poi si è messa a vagare per la casa - il nostro fantasmino acciaccato

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per fermarsi sul balcone, a prendere un po' di sole sulla pelliccia.

Io l'accarezzavo, e pensavo al tempo che abbiamo passato insieme.
Mi sono chiesta che necessità ci fosse di vederla ridotta a uno straccetto.
Ho pensato che forse lo spazio è finito, mentre il numero di anime che premono per nascere è grandissimo, per cui per forza dobbiamo lasciare il posto ad altri.
Poi mi sono chiesta se, invece di muoversi il tempo verso l'infinito - come ci dice la nostra sensazione - non avremmo potuto avere un unico istante immobile ma senza limiti, in cui potessimo esistere tutti insieme in uno spazio illimitato, o comunque meno meschino di quello che ci è stato dato, così che non dovessimo dire addio mai a nessuno.

Ma non è così.

E chissà poi perché la mia anima ha premuto per nascere.


Buona settimana!


Silvana



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