lunedì 29 febbraio 2016

29 febbraio 2016: Ricognizioni

Conoscete Adriana Asti?


E' un'attrice che a me piace molto.
Soprattutto da quando, in un'intervista alla televisione, l'ho sentita dire di sé: "Sono una persona tranquilla. Il tempo mi passa da solo. Mi piace, ad esempio, aprire un cassetto e rimetterlo in ordine".

Io è da tanto che mi dico che dovrei aprire tutti i mobili che ho - cassetti, armadi, cassapanche - per ripassare, riordinare, buttare quello che possiedo.
Revisionare la roba che ho in casa, in qualche modo, trovo possa aiutarmi a mettere in ordine quello che ho in testa.

Stamattina ho cominciato riaprendo un cassettino molto particolare.

E' il primo cassetto che ho avuto, quello in cui accumulo piccoli ricordi sin da quando ero bambina, e che ho trasportato pari pari nella casa dove abito adesso, dalla casa di mia madre.

Dunque, appena estratto dal mobile il cassettino appariva così:

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Tempo due minuti, ed è arrivata una rompiscatole a metterci il muso:

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Non penserete di avere un gatto e di poter aprire un cassetto impunemente, vero?

Qualche esempio dei ritrovamenti che ho portato alla luce:

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La patente del pellegrino che facevo timbrare lungo la marcia verso Santiago, a ogni tappa nuova.
Non sono sicura che questo sia il posto giusto per tenerla, ma alla fine l'ho lasciata dov'era.

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Il braccialetto d'ulivo che mia sorella mi ha portato in regalo da un suo viaggio in Toscana.
E' entrato a far parte del mio rituale universitario e oltre: lo mettevo per gli esami e i concorsi.
Funzionava: ho passato gli esami e ho vinto qualche concorso.
Ha fatto impazzire tutti i gatti che ho avuto - si sa, per i gatti il legno di ulivo è come una droga. 
Titina non è da meno.

Il cassetto contiene, a sua volta, svariate scatoline.
Qui potete vedere (più o meno)

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il tappo di una delle prime bottiglie di coca-cola arrivate in Unione Sovietica (dopo pochi mesi, l'Unione Sovietica è morta. E non per colpa della coca-cola), e un supporto per palle da golf che ho sgraffignato da Harrod's, in occasione del mio primo viaggio all'estero.
Già ho raccontato che ogni tanto rubacchio qualcosa.
Forse, da Harrod's ho rischiato la deportazione nelle ex colonie, ma ero giovane e scellerata. Oggi non avrei più il coraggio di farlo.

Qui

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alcune delle monetine che riportavo a casa dai miei viaggi.
Molte non hanno più corso.
Ad esempio, le pesetas col buco che mi piacevano tanto sono buone giusto per farci una collana.
La Regina che appare sulla moneta australiana al centro della foto, invece, è ancora viva, e spero che lo rimanga ancora a lungo.

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Questa è la chiave della stanza che a Mosca condividevo con Marina, Irene e Giulia.
Non credevo che l'avrei ritrovata. Non credevo che l'avrei riconosciuta.

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A Mosca avevamo fatto amicizia con una ragazza slovacca, Vera, che poco dopo essere tornata a casa si è sposata col suo fidanzato.
A tutte noi ha fatto avere un pezzo di nastro del suo abito.
Pare che dovesse essere benaugurale, ma con me non ha funzionato per niente.

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Questa stilografica me l'ha regalata mio padre.
Mio padre era appassionato di biro, penne e matite, ed era fiero dei miei successi scolastici.

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Questo è un ricordo di cui non posso parlare.

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Questi sono dei regalini ricevuti da amici a cui volevo molto bene e che mi hanno fatto del male.

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Questa è un'agendina mezza rotta con nomi e numeri di telefono che non ricordo più.
I pochi nomi che sono rimasti nella mia vita adesso stanno nella memoria del cellulare.

Alla fine della ricognizione, il cassettino appariva così

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E' come quando si tira fuori l'intestino dalla pancia aperta di un malato: alla fine, non sei sicuro di riuscire a rimettere tutto a posto.

Io ho buttato solo questo:

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la biro non scrive, il libretto di lavoro non mi serve più, la cartolina non ricordo che cosa dovesse ricordarmi.

Ho ricavato qualcosa dalla revisione di stamattina?
Certamente no: alla fine, tutto è ritornato come prima.

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Però Titina è stata contenta.
Lei ci ha guadagnato una pallina per giocare

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che ha subito perso da qualche parte, in uno degli angoli della casa.

Le case, si sa, hanno milioni di angoli.
Anzi, miliardi.


Buona settimana!


Silvana



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