lunedì 28 ottobre 2013

15 aprile 2013 - I tarli musicali

Le canzonette e, più in generale, la musica, ci accompagnano costantemente negli svariati momenti della nostra vita.
C'è una canzonetta per ogni sentimento, per ogni situazione.
Vi fa male un piede? C'è la canzonetta. Pensate che sarebbe bello per un giorno trasformarsi in aquila o moscerino della frutta? C'è la canzonetta. E qualsiasi cosa vi possa venire in mente ha una sua espressione canzonettara, ne sono sicura: in un qualche momento della storia c'è certamente stata una signora, o una matrona, o una faraona di profilo con vena artistica che ha litigato col calzolaio, come voi, e l'ha messo giù in canzonetta. Poi, l'ha canticchiata alle sue amiche, che l'hanno ripetuta almeno un paio di volta prima di dimenticarla.
Le canzonette sono come un mantra che ci aiutano a rappresentare, sfogare, interiorizzare, esteriorizzare e poi dimenticare i nostri moti dell'animo.
E youtube è il forziere fatato che tante ne raccoglie e conserva. Sia laude a youtube. Io apro youtube come apro il rubinetto quando ho sete, e a seconda dei periodi, cerco sempre la stessa canzone.
Dunque, da un annetto a questa parte i miei tarli musicali sono stati questi, in sintesi:

Un grande pezzo storico per le patrie musiche, e un'immensa interprete


poi questo, altrettanto:


poi questo, da togliere il fiato, nonostante le stecche:

(Era Akiko Suwanai che suonava un brano di Bartok per violino, ma il brano è sparito da youtube)

Il più recente è questo, 



di cui mi piace assolutamente tutto tuttissimo: naturalmente Mozart, e poi il testo di Da Ponte, e la messa in scena, Ferruccio Furlanetto grandissimo che la canta e la recita da archetipo ambulante - Furlanetto che fa Leporello è come è come Soleri che fa Arlecchino. Non ho parole per dire quanto mi diverte questo filmato. Insomma: un po' mi diverte e un po' non mi diverte. 
Però almeno una volta al giorno me lo guardo.

Buona settimana

Silvana

(Un dettaglio: non so per quale ragione, mi piace notare gli sguardi velocissimi e sbiechi con cui Furlanetto coglie le indicazioni di Von Karajan che lo dirige. In genere, mi piace vedere gli esecutori che all'improvviso alzano gli occhi, o guardano di lato per un secondo, per seguire il Maestro.
A volte ci piacciono strani dettagli).

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