lunedì 28 ottobre 2013

30 settembre 2013 - Grande e piccolo

Qualche giorno fa in biblioteca è stata rinvenuta questa macchinina:

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Le macchinine non risvegliano in me sindromi da kidnapper come i peluche, quindi l'ho rimessa nel cassetto degli oggetti smarriti.

Il giorno dopo, è arrivato questo mastodonte a fare dei lavori nel parco:

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e a vederlo mi sono davvero emozionata.
Insomma, forse il termine è esagerato, ma è vero che ho provato la scossa del bambino che ha un modellino nuovo con cui giocare.
Ed è così: più una macchina è grande, e più la vedo piccola e divertente, rimpicciolita in scala 1 a 20 [numeri messi a caso].
Forse i bambini si divertono perché in realtà i modellini li vivono come se fossero grandi.

Forse, allo stesso modo, c'è chi nei bambini vede principalmente gli adulti che saranno.
A me, nelle persone anziane, capita di vedere i bambini che erano.

E così, si può dire che gli opposti convivano nello stesso soggetto, e non perché, ad esempio, chi è piccolo è grande per qualcosa d'altro che è ancora più piccolo, ma perché il grande contiene il piccolo in se stesso, e il vecchio in qualche modo contiene il giovane, e il grasso contiene il magro, e l'idiota contiene il genio, e tutto questo genera delle correnti elettriche tra gli opposti che sono molto interessanti.

Magari sono un po' incomprensibile, ma certamente in qualche modo sono anche molto chiara. E anche noiosa, però al contempo molto interessante.

Ma forse è meglio cantarci su e tanti saluti.
E, naturalmente,  buona settimana.

Silvana






Silvana

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