lunedì 28 ottobre 2013

2 settembre 2013 - Esperienze che ti segnano

Quando ero piccola mi innamoravo delle cose più strane.
All'inizio, ho nutrito una forte passione per i posteriori dei cavalli dei miei soldatini.
Poi, è subentrato lui.
Il Fante di Cuori del mazzo di carte di casa.

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Ne converrete: in un mazzo di carte dove le figure erano particolarmente ben disegnate - secondo me le più belle che abbia mai visto, ma qui di sicuro gioca l'idealizzazione del passato - lui era proprio strafigo.

Poi, il tempo è passato, io ho avuto altre passioni, ma il Fante di Cuori non l'ho mai scordato.
Spesso mi sono chiesta che fine avesse fatto.
E qualche giorno fa l'ho rivisto, il primo giorno del mio ssoggiorno a Francoforte, nel Kaiserdom


Che potessi cadere fulminata se il ladrone alla sinistra di Gesù non è lui!
Ecco chi era il Fante, in realtà: un pendaglio da forca, anzi da croce, e nemmeno di quelli che si pentono!
Lui gaglioffo, insomma, come tutti quelli che ho incontrato dopo.
Proprio un bell'imprinting!

In quell'occasione mi sono ripromessa di tornare a fare fotografie, a lui e al resto della Crocefissione (bellissima), con più calma.
Mi ero programmata di andare l'ultimo giorno.
L'ultimo giorno mi sono stravolta a fare altre cose, e non ho più avuto voglia di tornare al Duomo a fare foto. "Per chi sforzarsi, poi?", mi dicevo. "Per un poco di buono traditore? Fossi matta!", mi dicevo. Mi sentivo superiore.

Ma a tutt'oggi sono molto pentita di non averlo fotografato.
Magari torno a Francoforte, solo per lui.

Il che mi dimostra che dei gaglioffi affascinanti non ci si libera mai, anche se facciamo finta del contrario.


Buona settimana!

Silvana

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