lunedì 28 ottobre 2013

8 aprile 2013 - La scelta di Silvy

Quando ero piccola mi affascinavano gli oblò delle lavatrici in funzione:



Mia madre, naturalmente, aveva una lavatrice senza oblò. Io dovevo accontentarmi di restare ipnotizzata davanti alle enormi macchine delle lavanderie, quando capitava di andare a consegnare qualcosa da lavare a secco. Sarei rimasta nel negozio qualche ora in contemplazione, ma mia madre mi trascinava via nel giro di una decina di minuti. Peccato.

Ormai cresciuta, continuo ad apprezzare profondamente le lavatrici, ma per biechi motivi utilitaristici.
Domenica scorsa, per esempio, ho fatto un paio di bucati. Ho potuto dire di essermi dedicata alle pulizie di Pasqua, senza troppa fatica. Della fatica vera, di fatto,si è occupato qualcun altro.
Grazie alla lavatrice, nel campo del bucato posso sentirmi buona padrona di casa senza troppo sforzo.

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La lavatrice ha cambiato la vita di tutte le donne in meglio.
La lavatrice è la vera rivoluzione femminista.
Io rinuncerei a qualsiasi cosa, tranne che alla lavatrice.
Ad esempio, se mai dovessi chiedermi un giorno "Ma io amo davvero quest'uomo?", potrei immaginare cosa sceglierei se per qualche motivo mi si imponesse l'aut-aut: o la lavatrice o il tipo.
Se scelgo il tipo, indubitabilmente, è un grande amore.

Ma aut-aut di questo genere non mi verranno mai imposti, quindi questo ragionamento, come tutte le speculazioni troppo teoriche, lascia il tempo che trova.

Buona settimana!


Silvana

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